I SHIN DEN SHIN 以心伝心. L’ideogramma shin significa cuore, mente, spirito. I shin assume il significato “di cuore o dal cuore” , “dalla mente”, “dallo spirito”. Den shin può essere tradotto come “dire al cuore”, “dire alla mente”, “dire allo spirito”.
Collegando tra loro queste definizioni si può pensare di spiegare il significato di I SHIN DEN SHIN come trasmissione (perché insegnare significa trasmettere) senza le parole ed al di là delle parole, oltre le spiegazioni, oltre i concetti, per coinvolgimento diretto, in un identico sentire fra Maestro ed allievo.
La Trasmissione diviene un avvenimento del cuore, dello spirito e dell’anima. “Da me a te, da me in quanto spirito, a te in quanto spirito”.
Karlfriedied von Dürckheim, orientalista tedesco, ha scritto:
“Un maestro può solo dare delle nozioni al suo discepolo, esporgli la sua opinione. Ma io solo sono capace di riconoscere la Verità, di integrarla. L'integrazione di sé stessi rimane sempre il nucleo centrale. La trasmissione avviene unicamente da cuore a cuore (I shin den shin) ed è aldilà della dottrina e dell'erudizione. Ogni insegnamento si limita ad indicare, orientare verso ciò che già esiste in sé stessi, senza saperlo. Non vi è dunque un segreto che il Maestro possa "trasmettere" al discepolo: è facile insegnare, è facile ascoltare; il difficile è prendere coscienza di ciò che esiste già in sé, trovarlo e prenderne realmente possesso”.
Un giorno un'immensa folla di persone si radunò
per ascoltare gli insegnamenti
di Shakyamuni, il Buddha.
Il Buddha non disse una parola,
prese un fiore e lo tenne davanti a sè.
Solo il discepolo Kasyapa
comprese l'essenza di quel gesto.
Avvenne così la prima trasmissione
di un insegnamento senza parole,
da maestro a discepolo, da mente a mente.
I shin den shin