Agli inizi dello sviluppo del Karate ad Okinawa, i Kata erano il metodo principale di insegnamento. In assenza di testi scritti, i kata rappresentavano il solo modo per trasferire, a pochi eletti e in forma segreta, la conoscenza da generazione in generazione. Un singolo Kata veniva praticato per anni ed un Maestro diventava competente in pochissimi Kata. Molti dei più grandi Maestri viaggiarono alla ricerca di altri Maestri per apprendere quanti più Kata possibile.
La situazione cambiò completamente con la diffusione del karate prima in Giappone e poi nel resto del mondo. Il maestro Funakoshi, modificò alcuni kata tradizionali del tode allo scopo di allenare abilità motorie specifiche. I cinque kata di Base sono gli heian, propedeutici ai kata superiori.
COSA SI INSEGNA CON I KATA?
Il kata o forma è un combattimento figurato, ovvero l’esecuzione, in una sequenza prestabilita, di una serie di tecniche, parate, contrattacchi, spostamenti. Tutto è scandito da precisi tempi di esecuzione, velocità, direzioni, respirazione, ordine, coordinazione, gestualità e ritmo. I movimenti ricordano una danza, forse una strategia usata nell’antichità per preservare i segreti dei Maestri che li creavano. Ogni kata nasconde un patrimonio tecnico enorme. I Maestri che si sono succeduti nel corso degli anni ad oggi, hanno studiato a fondo ogni kata, per tentare di comprendere appieno la reale applicazione nascosta in ogni movimento. Per far ciò hanno “smontato” il kata nelle sue parti e, applicandolo in situazioni concrete di pericolo, studiato l’efficacia. Il Maestro Shirai rappresenta, per la Fikta e per tutte le palestre che ad essa aderiscono, la più autorevole guida nell’insegnamento delle specifiche applicazioni (bunkai). Una preziosa risorsa, una possibilità unica nel panorama del karate italiano.
COSA RENDE UN KATA BELLO NELLA SUA ESECUZIONE?
Un buon kata sarà il risultato di una bella forma, ma anche di una efficace applicazione, in modo che le tecniche non sembrino pura scenografia, svincolate dal reale significato di karate, quale arte del difendere se stessi. Il kata rappresenta l’intero patrimonio tecnico del karate. Ecco il motivo per cui il suo studio è essenziale per apprendere appieno quest’arte marziale e per progredire nella ricerca della “Via”. Allenare un kata stimola la ricerca della calma, insegna ad acquisire forza, velocità, equilibrio, ritmo, aiuta ad apprendere l’uso della contrazione e decontrazione muscolare, il corretto spostamento del corpo, il giusto utilizzo della forza, di un’adeguata respirazione attraverso un movimento fluido, continuo e armonioso, grazie all’unione sinergica di mente e corpo, facilita a concentrarsi su una cosa e solo su quella. Tutti aspetti importantissimi non solo in un dojo, ma nella vita di ogni giorno.
Una bellissima definizione del kata, è la seguente: “forma di meditazione attiva in movimento”